
Lorenzo Menegazzo, dai primi calci a Santa Maria di Cittadella alla vittoria con il Bologna under 17
Roberto Turetta
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I suoi gol hanno permesso al Bologna di vincere l’ultimo campionato Under 17. Ma Lorenzo Menegazzo, classe 2005, non ha mai eliminato del tutto i legami con il suo luogo di origine, la frazione Santa Maria di Cittadella, tanto da ricevere un riconoscimento lo scorso 8 luglio. Perché è proprio qui che ha mosso i primi passi calcistici, come ricorda il padre di Luigi: «Aveva tre anni ed era sempre aggrappato alla rete del campo sportivo. A quattro già dava i primi calci agli allenamenti, un anno in anticipo rispetto all’età minima. Poi l’allenatore di allora lo ha consigliato al Cittadella, che lo ha tesserato quando aveva sette anni».
Un avvio precoce che poi si è trasformato in un percorso di crescita, una volta che i talent scout dei rossoblù emiliani hanno fatto tappa nella città murata.
La racconta Lorenzo stesso: «E’ il mio quarto anno qui. C’erano proposte anche dal Sassuolo e dalla Spal, alla fine ho scelto Bologna perché mi piaceva l’ambiente in generale e avevo la possibilità di fare il tipo di scuola che mi interessava. C’era pure qualche calciatore originario delle mie parti giunto qui».
Non è stato così facile all’inizio. «Bisogna sapersi adattare, ai nuovi ritmi, alle persone, alle regole.
L’impegno è fondamentale». Così come i professionisti che s’incontrano. A partire dal tecnico Denis Biavati. «Ci allena da poco più di un anno. Ma Biavati ha saputo tirar fuori qualcosa di importante in me. Mi ha fatto cambiare di ruolo: in genere mi posiziono come mediano a centrocampo, ma lui mi impiega anche come esterno offensivo».
I risultati si sono visti nella finalissima del 21 giugno contro l’Inter Under 17: sotto di due reti, il Bologna dei pari età ha vinto 3 a 2 grazie a due suoi gol.
«Ho capitalizzato altrettanti assist e ho segnato: è stato bellissimo, un’emozione unica». Nel dirlo un po’ si schermisce, in un misto tra contentezza e timidezza. Altre importanti emozioni le ha provate al cospetto dei suoi ex compaesani l’8 luglio, invitato dall’associazione Per Santa Maria. «Mi è piaciuto davvero rivedere, dopo tantissimo tempo, persone così importanti per me».
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