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Marta Basso: il Bomber “padovano” che trascina il Vicenza nella Serie C femminile

23 Novembre 2021 - 00:00
Giancarlo Noviello
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Giancarlo Noviello

C’è un Vicenza, quello in Serie B, che annaspa al penultimo posto in classifica con soli quattro punti raccolti in tredici partite. Sull’altro fronte, quello femminile, c’è un Vicenza che vince e convince. Retrocesse dalla B nella passata stagione, le biancorosse si sono conquistate il primato della classifica con grande determinazione, esprimendo un calcio molto bello da vedere. Tra le protagoniste assolute di questo primo scorcio di campionato c’è Marta Basso, padovana del quartiere Guizza, attaccante classe 1998, miglior marcatrice di tutto il girone B della Serie C, primato che condivide al momento con Elisa Dalla Santa del Venezia. 

Marta, la settimana scorsa è arrivata la quinta vittoria consecutiva in campionato con la conquista della prima posizione in classifica. Un cammino inarrestabile. Qual è il segreto ?

Il segreto è solo uno: il lavoro settimanale. Lavoriamo tanto per essere al top alla domenica e fin qui i risultati ci stanno premiando, quindi bisogna continuare con questo passo. Poi, siamo anche un bel gruppo affiatato, una caratteristica questa, che ci aiuta moltissimo a non mollare mai e sostenerci vicendevolmente.

Sei il centravanti di punta di questa squadra, che ha segnato 9 goal in sei partite. Un bel momento di forma. Sei soddisfatta ?

I goal sono sempre merito della squadra che mi mette nelle condizioni migliori per poterli fare. Si, sono soddisfatta, potevo farne di più ma qualche volta mi capita di essere ancora poco cinica davanti alla porta e devo migliorare ancora sotto questo aspetto.

Una squadra, che a differenza del Vicenza Calcio in Serie B, sta regalando parecchie soddisfazioni in campo. Merito di Moreno Dalla Pozza o di una squadra che in questo momento dimostra di essere superiore sia per condizione fisica che di gioco?

Seguo i risultati del Vicenza che sono un po' sfortunati in questo periodo, ma sono sicura che riusciranno ad invertire la rotta. L'anno scorso eravamo quasi tutte alla prima esperienza in serie B e lo abbiamo pagato nonostante non meritassimo di retrocedere. Quest'anno, oltre ad avere più esperienza, è cambiato anche il clima per merito del mister che ha fiducia in tutte noi e ha riportato quella tranquillità che ci mancava.

Oggi non potete più nascondere le ambizioni di promozione. Potrebbe essere l’anno giusto ?

Bisogna sempre rimanere coi piedi per terra, solo a fine campionato potremmo dire se è stato l'anno giusto.

Una padovana purosangue e tifosa del Calcio Padova, protagonista a Vicenza nel calcio femminile. Non ti sembra il segno di un tragico destino?

Tragico no, direi piuttosto divertente. Seguo comunque le partite del Calcio Padova, spero che possa salire il B, ma anche quelle del Lane.

Quando sei  entrata per la prima volta in una squadra femminile e perché hai scelto Vicenza ?

La prima volta che sono entrata in una squadra femminile è stato nel 2012 quando papà ha fondato la squadra dove già giocavo coi maschi (Virtus Padova). Quando non giocavo a causa delle soste con i miei compagni ne approfittavo per andare a giocare con la squadra femminile anche per cercare di ambientarmi. Ho scelto il Vicenza tre anni fa e penso sia stata una delle migliori scelte che abbia fatto fin'ora. Mi ha portato Federico Agresti a giocare, mi ha convinto soprattutto con il progetto ambizioso di vincere il campionato per andare in B.

Qual è il tuo rapporto con la città berica? La senti come una seconda casa?

Tra allenamenti, partite e uscite con le compagne, sono quasi sempre a Vicenza. Faccio ancora fatica a orientarmi tra le vie, per questo motivo imposto sempre il navigatore. E’  una città che mi piace molto, piena arte e cultura.

Quando hai avuto la sensazione che il calcio potesse diventare davvero il tuo mondo?

Mia mamma andava a vedere le partite di mio fratello quando ero ancora nella sua pancia, quindi penso sia stato il destino. Poi, fin da piccola, l'ho sempre preferito come sport, dopo aver provato anche il basket e la pallavolo, ma la sensazione che percepivo quando entravo in un campo da calcio non aveva paragoni. Andando avanti con le stagioni mi divertivo sempre di più, e la passione diventava sempre più grande.

Come procedono gli studi ?

Mi sono laureata il 4 ottobre a Ferrara in Scienze Motorie. Ora ho cominciato la magistrale a Padova in scienze e tecniche dell'attività motoria preventiva e adattata.

Dove vuole arrivare Marta Basso in questo campionato?

Mi sono posta qualche obiettivo personale, ma quello a cui tengo particolarmente è aiutare la squadra ad arrivare sempre più in alto.

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