
Irene Coletto, una vita dedicata allo sport
Monia Pasqualetto
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Fare della propria passione un lavoro è un sogno di molti. A volte basta solo un atto di coraggio. È quanto ha fatto Irene Coletto, 38 anni, di Borgoricco ma ormai cittadina del mondo, che quattro anni fa ha lasciato un lavoro a tempo indeterminato per dedicarsi totalmente allo sport come triatleta professionista e coach. Laureata in Scienze ambientali, oggi Irene trascorre le sue giornate tra allenamenti intensivi che alternano corsa, bicicletta e nuoto e l’attività di preparatore atletico. Una professione, quest’ultima, che le richiede molte ore per studiare percorsi di crescita e miglioramento nelle prestazioni sportive per atleti di tutto il mondo. Tabelle con allenamenti personalizzati, in base al livello e agli obiettivi di ogni cliente, che prevedono step settimanali o mensili ed esercizi di varia difficoltà, dal nuoto alla corsa a piedi o in bici.
“Seguo prevalentemente atleti che si vogliono preparare al meglio in vista di competizioni sportive – afferma Irene Coletto – Ma non solo. Preparo anche piani di allenamento per persone che desiderano migliorare le proprie prestazioni sportive indipendentemente dall’aspetto agonistico”. Le tabelle, con i relativi percorsi preparatori, vengono aggiornate periodicamente e rafforzate da camp organizzati dalla stessa triatleta nei fine settimana. Un vero e proprio full immersion di due o tre giorni nello sport che permette alla giovane coach di verificare i miglioramenti e di mettere a punto i piani di allenamento in base ai risultati conseguiti dai suoi atleti. “Ho studiato per diventare coach e potermi così mantenere economicamente come atleta – aggiunge Irene – Oggi le due professioni, atleta e allenatore, si equivalgono. Ogni persona che preparo, sia che voglia raggiungere grandi risultati sia che voglia iniziare un percorso di avvicinamento allo sport, è per me un obiettivo prioritario che perseguo con passione, gioia e dedizione”.
Una mission più che un lavoro quella di Irene che segue atleti non solo italiani ma di tutto il mondo. Li segue a distanza, tramite computer e collegamenti, a volte in orari insoliti a causa del fuso orario, e quando possibile direttamente sul posto. La sua vita si snoda tra lunghi viaggi e permanenze all’estero di diversi mesi, in particolare a Fuerteventura e Phuket, in Thailandia, dove coordina e gestisce diversi camp. “Adesso con l’emergenza covid è più difficile organizzare le trasferte all’estero – ammette Irene – Conto comunque di riprendere al più presto anche l’attività al di fuori dei confini nazionali anche se adesso mi sto concentrando su alcuni obiettivi qui nel padovano ma anche in Toscana dove ho un’altra base per i camp”. Molte le idee in cantiere per questa giovane tutta pepe che sta cercando di diversificare le offerte per venire incontro a diverse richieste e tipologie di sportivi. L’augurio è di poter presto stringere una serie di collaborazioni, sia con strutture sportive che con istituzioni locali, per organizzare pacchetti di lezioni di nuoto, incontri mirati in palestre convenzionate, serate informative sullo sport. Una vita in corsa quella di Irene e non solo sulle piste.
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Campioni non si nasce, si diventa
E’ lungo l’elenco delle vittorie conquistate da Irene Coletto nelle discipline del duathlon e triathlon. Piazzamenti di rilievo conquistati non solo in competizioni nazionali ma anche in importanti gare internazionali, come il Powerman in Indonesia, l’Ironman in Croazia, l’IM in Svizzera, a Lanzarote e a Taiwan. Non serve elencarle tutte per definire Irene una pluricampionessa di queste discipline sportive, tra le più impegnative in assoluto da praticare. Ma come si diventa campioni? “Con tanti sacrifici e tanto allenamento – dichiara Irene – Vincendo anche le proprie paure e lanciandosi sempre in nuove sfide”. E’ racchiusa in questa frase la vita di Irene. Figlia d’arte, con un papà fortemente appassionato di ciclismo, l’atleta borgoricchese è sempre stata, fin da piccola, affascinata dall’attività sportiva. Ha iniziato in palestra dove è balzata subito agli occhi del personal trainer che le ha proposto la partecipazione alla sua prima maratona. Un amore a prima vista che ha dato il via ad un programma di allenamento intensivo nella corsa. Nel 2012 il primo vero salto di qualità.
Grazie ad un’amica ha scoperto il duathlon, sport al quale si è dedicata per i primi anni. Poi l’avvicinamento al triathlon, una disciplina che oltre al podismo e al ciclismo comprende anche il nuoto. “Volevo assolutamente cimentarmi in questa specialità ma non sapevo nuotare, anzi avevo timore dell’acqua – confessa Irene – Il passo però lo dovevo fare per me stessa e per dimostrare che la convinzione permette di superare ogni barriera mentale”. Detto fatto. Dopo un corso base di nuoto si è lanciata nella vasca da 50 metri e da lì ha avuto inizio la sua brillante carriera sportiva. Impiegata come tecnico chimico in un’azienda del territorio, Irene ha dovuto fare una serie di sacrifici per conciliare i tempi lavorativi con gli allenamenti. Alle 5.30 la prima corsa, con qualsiasi condizione meteorologica, poi il lavoro e, alla sera, di nuovo allenamento in piscina. “Questa situazione mi stava stretta – aggiunge Irene – Il lavoro mi vincolava e non mi permetteva di godermi appieno questa passione. Quattro anni fa ho fatto il grande passo rischiando molto. Ho lasciato il mio lavoro e ho studiato per diventare coach di triathlon”.
Ora Irene si allena mediamente una trentina di ore alla settimana, intervallando gli allenamenti con la sua attività di allenatore. Il tempo libero non esiste. “Il tempo libero per me è dedicare qualche ora alla mia famiglia o uscire da sola per un cappuccino – conclude Irene – Non ho molta vita sociale. I ritmi sono talmente serrati che quando gli altri fanno festa io ne approfitto per dormire”. Grandi rinunce, forse, per molti ma non per Irene che crede fermamente nel mantra: non sognare la tua vita ma vivi i tuoi sogni. Yes, you can!
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