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Ran Takahashi, la star social della Kioene Pallavolo Padova

01 Marzo 2022 - 23:48
Giuliana Valerio
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Giuliana Valerio

Nel suo Paese, il Giappone, è già una star, con 900 mila follower che seguono la sua pagina Facebook e servizi dedicati a lui su magazine sportivi e non. Ma cominciano a notarlo anche qui, considerato il numero di autografi che gli vengono richiesti alla fine di ogni partita, non solo dai suoi connazionali. 

Stiamo parlando di Ran Takahashi, classe 2001, arrivato nella città del Santo nel dicembre 2021 per giocare nel campionato Superlega 2021-2022 nella Kioene Pallavolo Padova. Talento poliedrico, inizialmente schierato come schiacciatore oggi dà spettacolo come libero. E, in poche settimane, è passato da sporadiche apparizioni in campo a giocare intere partite. Cresce, infatti, la sua capacità di lavorare in modo positivo con i nuovi compagni. E questo nonostante non parli ancora l’italiano e neppure l’inglese.  

Lo seguono con attenzione dal suo Paese e per diverse settimane una giornalista della testata giapponese Volleyball Heroes e il suo fotografo staranno alle costole di Ran e degli altri due atleti giapponesi che militano nella nostra Superlega, per raccontare la loro vita in Italia. Si chiama Yoko Yamagi, e sedeva tra i cronisti presenti alla Kioene Arena nella partita di Superlega che si è giocata il 27 febbraio scorso.

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“Volleyball Heroes – ci ha spiegato – è una rivista che ha una tiratura di oltre 30 mila copie e ha dedicato uno speciale di molte pagine al giovane pallavolista, proprio qualche settimana prima della sua partenza per l’Italia”. Nell’articolo dal titolo ‘Ran va in Italia’ si alternano i commenti sportivi al racconto della sua vita e delle sue passioni, tra cui suonare la chitarra. Grandi foto e un poster da staccare e conservare testimoniano il fascino di Ran, che piace moltissimo alle ragazzine. “Nel 2021 Ran giocava nel campionato delle scuole superiori – continua Yoko – e una sua partita è andata in onda in diretta. Quindi le Olimpiadi di Tokyo 2020, dove Ran ha giocato nella Nazionale. Di lì è iniziata la sua popolarità. E non si è più fermata”. Oggi è un idolo delle teenagers, con quasi un milione di followers nella sua pagina Fb. Le sue partite in Italia vengono seguite in Giappone sui social e i suoi connazionali che vivono in Italia non si fanno sfuggire la possibilità di poterlo vedere giocare in carne ed ossa. Moltissimi gli ammiratori e le ammiratrici giapponesi tra il pubblico del Pala Kioene, che aumentano ad ogni partita. Se n’è accorta la società padovana, che prima dell’avvio del match del 27 febbraio ha voluto porgere un saluto nella sua lingua, dedicato non solo a Ran, ma anche alla giornalista nipponica e all’altro giocatore giapponese in campo, Juki Ishikawa dell’Allianz Milano. L’atleta che Ran stima di più tra i giocatori che militano nel nostro campionato.

E lui si sente ben accolto nella nostra città. “I compagni di squadra si sono mostrati molto disponibili, mi fanno sentire a mio agio e mi hanno dato il loro appoggio fin dai primissimi giorni. Il campionato italiano è molto diverso da quello giapponese – continua - ci sono molti giocatori di alto livello. La mia impressione è che in generale il livello sia altissimo, sia dal punto di vista del campionato che dei giocatori. Anche il pubblico è diverso perché si fa sentire di più rispetto a quello del Giappone. Qui a Padova ci sono molto giocatori giovani, tanti hanno più o meno la mia stessa età. Questo è l’ambiente ideale per misurarsi in una Lega di campioni e per crescere non solo come giocatore, ma anche come persona. La Kioene è una realtà che punta molto sui giovani e li fa crescere e io ho scelto di venire qui per diventare un giocatore migliore, oltre che per misurarmi nel migliore campionato del mondo”. Un ragazzo determinato, che nulla pare poter fermare. “Ho iniziato a giocare a pallavolo quando ero alle elementari, a 9 anni – spiega - Anche mio fratello giocava, quindi abbiamo cominciato insieme e un passo alla volta mi sono appassionato sempre di più. I miei genitori quando hanno saputo che volevo venire in Italia si sono un po’ preoccupati, ma poi hanno capito quanto fosse importante per me e non ci ho avuto problemi a partire. 

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A Padova Ran si sente già a casa, e piace al pubblico e ai tifosi per il suo gioco fluido, elegante e la sua agilità in campo, che, se non frutta grandi punti in attacco, permette incredibili recuperi e grandi difese. “Il mio punto di forza penso sia la ricezione, insieme alla velocità che ho nei movimenti – spiega Ran - Per quanto riguarda gli aspetti su cui migliorare mi viene in mente la battuta, visto che non sono molto alto, è un fattore sul quale devo lavorare ancora molto. Penso che, però, l’anno prossimo potrò dare il mio contributo in modo più importante”.

Ne siamo sicuri.

 

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