“Crescere, divertirsi, imparare”. E’ questo il motto per il settore giovanile dell’Asd Valsugana Volley, storica società di pallavolo, costituita nel 1986 e diventata negli anni un importante punto di riferimento per il volley maschile in tutta la provincia padovana. Circa 150 gli atleti iscritti all’associazione che copre tutte le categorie dalla Prima Squadra, militante in serie B, fino al minivolley. Nonostante la lunga lista di piazzamenti di prestigio, podi e qualificazioni ad alti livelli, la Valsugana Volley resta una società dal volto umano che mira a creare atleti con la C maiuscola. Non tanto e non solo nel senso di “campioni” ma di “cittadini” con un bagaglio di valori profondi da spendere poi all’interno della comunità.
“Manteniamo le caratteristiche di associazione nel senso che promuoviamo lo sport curando non solo gli aspetti legati all’apprendimento tecnico ma anche e soprattutto quelli legati alla trasmissione di un sistema di valori – spiega il presidente Alessandro Bastianello (a sinistra nella foto) – Affianchiamo infatti ai corsi, strutturati a vari livelli, una serie di progetti e servizi pensati specificamente per i ragazzi e diretti a favorire una corretta crescita sia dal punto di vista fisico che psicologico”.
Tra le iniziative, il tutoraggio che i pallavolisti della Prima Squadra, quasi tutti studenti universitari, svolgono nei confronti dei giocatori più giovani che si trovano in difficoltà in qualche materia. La società premia, inoltre, ogni anno con una borsa di studio, del valore corrispondente alla quota associativa, i due atleti, uno della scuola secondaria di primo grado uno delle superiori, che abbinano la performance scolastica con il miglior comportamento in palestra. “La pagellina viene data dagli allenatori – precisa Bastianello – Non per evidenziare il giocatore più forte in campo ma quello che si è distinto per una serie di comportamenti virtuosi, come la puntualità in palestra, il rispetto dei compagni e la costanza negli allenamenti”.
Tra i servizi a sostegno dei ragazzi e delle famiglie, rientra anche l’attivazione di uno sportello d’ascolto, gestito da uno psicologo, gratuito e anonimo per gli atleti, e un accurato controllo posturale a cura di uno specialista. Molte le iniziative in ambito sociale, in particolare a favore di altre associazioni o di realtà più disagiate. La stessa società viene concepita come una seconda famiglia che si prende cura dei ragazzi prima ancora che dei pallavolisti in erba, organizzando campus e ritiri ma anche eventi in memoria di atleti prematuramente scomparsi, come il giovanissimo Giosuè Zorzi, al quale è stato dedicato il Josh Festival.
Una società, dunque, che concepisce lo sport a 360 gradi, come uno strumento di crescita personale in senso lato. Un fattore, quest’ultimo, che non è andato a scapito dei risultati agonistici e della continua crescita della società, sia in termini quantitativi che qualitativi, tanto da essere oggi un punto di riferimento per il volley maschile a livello provinciale. Non sono infatti molte le associazioni sul territorio che offrono ai maschi la possibilità di praticare la pallavolo, sport che per il 70% è scelto dal gentil sesso.
La Prima Squadra, da oltre 20 anni, gioca in serie B e da almeno una decina d’anni la società, affiliata alla FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) ha potenziato molto il settore giovanile. Un settore per il quale ha ottenuto anche il Certificato di Qualità e la qualifica di Scuola di Pallavolo da parte della federazione. Gli stessi big che militano in serie B provengono per la maggior parte dal vivaio interno della Valsugana e il coach Luciano Scaggiante (a destra nella foto), allenatore di grande esperienza anche in serie A, è stato arruolato anche in ragione della sua grande capacità di lavorare con i giovani.
La professionalità dello staff che segue le varie squadre ha permesso di creare nel tempo una formazione di spicco anche dal punto di vista tecnico-sportivo. Ne è prova la stretta collaborazione che la Valsugana Volley porta avanti con la formazione di super lega Pallavolo Padova e che si concretizza in un reciproco passaggio di atleti.
Quanto alle aspettative future, il programma biennale punta ai play-off per la promozione. Obiettivo ambizioso che sarà portato avanti con serietà ma senza dimenticare il mantra: “Crescere, divertirsi, imparare”.
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