
Boxe: una disciplina in forte ascesa anche tra le donne
Monia Pasqualetto
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“Il bullo cerco di farlo ragionare, alla vittima cerco di fare acquisire sicurezza per affrontare il mondo esterno. Chi insegna boxe ha una grande responsabilità”. E’ in questa frase di Giacobbe Fragomeni, nel 2008 campione del mondo professionisti WBC nella categoria dei pesi massimi leggeri, che può essere racchiuso uno dei principi cardine della boxe. Uno sport a volte considerato violento o di offesa ma che in realtà si basa su una solida disciplina di equilibrio, dedizione, umiltà, rispetto, spirito di squadra, pianificazione e forza nel raggiungimento degli obiettivi.
“Diventare boxer richiede una preparazione fisica intensa e specifica che sviluppa la potenza muscolare, le abilità di coordinazione dei movimenti e i riflessi – afferma Nicola Masiero, tecnico di pugilato – Questa però è solo una parte del percorso. L’ingresso tra le corde presuppone un atteggiamento mentale concentrato e vincente, in grado di far fronte alla stanchezza e pronto ad affinare in pochissimi secondi la giusta strategia di attacco o difesa”.
Consulente amministrativo ed esperto di arti marziali, Nicola ha fatto della sua grande passione una professione che lo impegna molte ore al giorno. Nell’ambito dell’Accademia sportiva New Berica, società con sede a Vicenza, affiliata alla Federazione pugilistica italiana, Masiero ha aperto una sua filiale nell’Alta Padovana: il Team Boxe Camposampiero, che organizza corsi per bambini ragazzi, giovani ed adulti nella palestra in via Ippolito Nievo. Uno sport aperto a tutti che non incita né all’odio né alla violenza. Anzi, è particolarmente consigliata per chi ha bisogno di scaricare l’aggressività ma anche per chi necessita di acquisire fiducia in se stesso e capacità di far fronte alle difficoltà, a soprusi o abusi. Non con la violenza ma con la consapevolezza interiore che questa nobile arte porta a sviluppare.
“Qualcuno associa la boxe a nasi rotti e costole incrinate – precisa Nicola – Questa è solo una leggenda metropolitana. La boxe è tutto il contrario. E’ spirito di gruppo, rispetto delle regole, saper gestire la paura, controllare le proprie reazioni, lavorare sodo per raggiungere obiettivi personali. Che siano una perdita di peso per rientrare in una determinata categoria di gara o vincere la paura di una sfida, tutto è orientato alla crescita personale. Non vince chi sa dare più colpi ma chi usa la testa mantenendo il controllo del match”.
Trattandosi di uno sport olimpico di interesse nazionale, gli allenamenti non sono mai stati sospesi se non in occasione del primo generale lockdown della scorsa primavera. Con la riapertura delle attività sportive i corsi, che prima della chiusura generale raccoglievano oltre 50 iscritti, sono ripresi regolarmente nel rispetto di tutti i protocolli previsti dalla normativa anti covid e dalla Federazione pugilistica. L’unico settore fermo è per il momento quello dei più piccoli per i quali sarebbero possibili solo allenamenti all’aperto. Tanti i ragazzi, molti in età adolescenziale, che hanno scelto di cimentarsi in questa affascinante disciplina.
Tra gli iscritti anche una decina di donne, quattro inserite nel percorso agonistico e sei praticanti a livello amatoriale. Uno sport dunque adatto a tutti, che prevede percorsi e allenamenti cuciti su misura sulle esigenze di ogni atleta, agonisti e non.
Tra i benefici correlati ad una pratica costante della boxe figurano lo sviluppo della coordinazione nei movimenti, dei riflessi, dell’equilibrio, della resistenza e della potenza muscolare e della dinamicità fisica. A livello psicologico è uno sport che consente di scaricare l’aggressività in un contesto sicuro e nel rispetto delle regole, acquisire autocontrollo e fiducia in se stessi, imparare a superare le difficoltà e la fatica a partire da una forte motivazione mentale, lavorare con costanza ed impegno nel raggiungimento degli obiettivi.
“Non ci sono traditori sul ring. Nessuna bugia in quel quadrato perché il pugilato è onore, il pugilato insegna a crescere, insegna ad essere uomini. Il pugilato è magia, il pugilato è la follia di rischiare tutto per un sogno che nessuno vede tranne te”
Don Juan
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